Il mio approccio metodologico è di tipo cognitivo ad orientamento costruttivista ed evolutivo. Mi sono formata presso la Scuola Bolognese di Psicoterapia Cognitiva di Bologna.
La Psicoterapia Cognitiva è tra le psicoterapie più diffuse. Numerose ricerche empiriche ne hanno comprovato l’efficacia nella cura di molti disturbi mentali, quali: disturbi d’ansia, fobie, ossessioni, compulsioni, depressione, disturbi del comportamento alimentare, disturbi di personalità o d’abuso di sostanze, schizofrenia…
La premessa di base della Terapia Cognitiva è che il modo in cui le persone interpretano le loro esperienze determina come si sentono e come si comportano.
Secondo il costruttivismo, l’uomo è un attivo elaboratore di informazioni, di significati personali su di sé e sul mondo. Ogni essere umano è dotato di una propria mappa del mondo, attraverso la quale intrepreta la propria realtà (interna ed esterna). Ogni uomo è l’unico vero esperto di sé.
“Non sono le cose in sè stesse a preoccuparci, ma le opinioni che ci facciamo di esse”
La mappa del mondo che ognuno di noi elabora prende forma all’interno dei legami primari d’attaccamento. I legami primari d’attaccamento plasmano una specifica identità personale dotata di un proprio senso di unicità e stabilità nel tempo, che si sviluppa e articola ulteriormente nel corso delle esperienze di vita.
La relazione terapeutica in quest’approccio è lo strumento primario di esplorazione in cui il terapeuta riveste il ruolo di base sicura per supportare il paziente nell’esplorazione di pensieri ed emozioni. Con l’obiettivo di sviluppare consapevolezza, flessibilità, maggiori competenze metacognitive e una maggiore articolazione emotiva interna, soprattutto riguardo alle aree emozionali critiche sottese al sintomo.
